LE FRATTURE

Nei pazienti più giovani sono più frequenti i traumi ad alta energia, che generalmente coinvolgono le ossa lunghe o le articolazioni.
L’aumento della vita media dei pazienti e la sempre maggior frequenza dei traumi ad alta energia, hanno fatto aumentare esponenzialmente l’incidenza delle fratture nella popolazione. Per frattura si intende l’interruzione della continuità anatomica di un segmento osseo. Il trattamento dipende dal tipo di frattura, dall’età e dalla richiesta funzionale del paziente. in ogni caso la maggior parte delle fratture necessita di un trattamento di tipo chirurgico.
Ormai gran parte dei pazienti che subiscono una frattura hanno una età oltre i 65-70 anni, condizione favorita dall’osteoporosi. Si tratta di fratture “del collo del femore” che necessariamente vanno operate e nel più breve tempo possibile, per consentire al paziente di essere mobilizzato al più presto e di minimizzare le possibili complicanze.
INTERVENTO CHIRURGICO

Nelle fratture che si verificano vicino alla testa del femore,l’intervento chirurgico consiste nel posizionamento di una protesi (parziale o totale a seconda dell’età del paziente); nelle fratture lontane dalla testa del femore (o pertrocanteriche)l’intervento consiste nella osteosintesi mediante posizionamento di un chiodo endomidollare.
RIABILITAZIONE
La riabilitazione dopo questo intervento è estremamente rapida. Il paziente cammina il giorno successivo all’intervento utilizzando il deambulatore e successivamente 2 stampelle. Alla fine del primo mese, il paziente è generalmente in grado di abbandonare 1 stampella. L’obiettivo principale della riabilitazione è il recupero della autonomia del paziente, evitando l’allettamento.
INTERVENTO CHIRURGICO

Le fratture delle ossa lunghe vengono trattate mediante il posizionamento di un chiodo endomidollare; le fratture che coinvolgono le articolazioni vengono trattate tramite il posizionamento di placche e viti.
RIABILITAZIONE
La riabilitazione dopo questi interventi deve necessariamente essere rapida. Il paziente può recuperare la stazione eretta abbastanza rapidamente. Il carico sull’arto operato viene generalmente vietato per almeno 30-40 giorni. Gli obiettivi della riabilitazione sono, innanzitutto, il recupero del movimento delle articolazioni coinvolte ed il graduale recupero del tono muscolare. Successivamente il recupero dello schema del passo, al fine di poter tornare alla piena autonomia.
VISITE SUCCESSIVE
15 GIORNI Rimozione punti di sutura
1 MESE Controllo clinico con RX
3 MESI Controllo clinico con RX
6 MESI Controllo clinico con RX
1 ANNO Controllo clinico con RX (per eventuale indicazione a rimozione dei mezzi di sintesi (chiodo o placca).